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Arte e creatività

Recensioni e segnalazioni
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Sguardi, immagini, produzioni creative, critica, impressioni... Quando qualcosa ti colpisce e senti il bisogno di parlarne... per esaltare, criticare, rifiutare, per dire che ne sei affascinato, per esternare il bisogno di esternare...
6 febbraio 2017
       
Paterson di Jim Jarmusch
Cinema fatto poesia

Da Paterson, nel New Jersey, partì Gaetano Bresci per venire in Italia a giustiziare il re Umberto Primo, colpevole di aver premiato e onorato il generale Bava Beccaris, boia responsabile dell’eccidio di più di cento operai che manifestavano per il diritto al pane. Lo stesso film ne parla.
«Ho attentato al Capo dello Stato perché è responsabile di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che lui rappresenta e fa difendere. Concepii tale disegnamento dopo le sanguinose repressioni avvenute in Sicilia in seguito agli stati d'assedio emanati per decreto reale. E dopo avvenute le altre repressioni del ‘98 ancora più numerose e più barbare, sempre in seguito agli stati d'assedio emanati con decreto reale.» (dichiarazione di Gaetano Bresci subito dopo l'arresto)

Appena uscito dalla sala di proiezione, ancora con le immagini negli occhi, in me hanno preso spontaneamente fuoco queste parole: “Un alito delicato che soffia sulla noia della normalità quotidiana con la forza di un uragano, facendo emergere d’incanto l’insita straordinarietà delle cose e dei momenti di tutti giorni”.
Nel guardarlo mi son trovato immerso in un’atmosfera di poesia e d’anarchia, perché s’inoltra direttamente dentro il cuore del problema e del senso dell’esistere umano. Nel panorama di vita, molto normale all’apparenza, che il film propone, ogni cosa al di fuori della profondità dell’essere diventa superflua e irrilevante. Non ha importanza il cellulare, non il lavoro che fai, non il luogo dove vivi un secondo dopo l’altro, perché tutto ciò che ti circonda e noti, compresi gli esseri viventi, animali e umani, che incontri occasionalmente, entra in relazione con l’individuo attento e consapevole che sei, acquista valore e diventa parte del tuo percorso di vita.
La narrazione del film mostra una condizione in cui l’individuo vive dentro la realtà al di là e al di sopra di essa. Interiormente non subisce imposizioni perché si colloca oltre il potere, non se ne fa scalfire, immerso in una specie di autodeterminazione esistenziale che si rinnova attraverso il rapporto con l’altro da sé. È un’auto/creazione poetica, che si nutre della realtà descritta attraverso una qualità del guardare unica, aperta accogliente e dolce, in costante relazione col mondo di cui si sente parte in un intenso abbraccio d’amore.
È una poesia dell’esistente che scaturisce da uno sguardo intensamente estetico. Le parole che lo esprimono non scaturiscono dalla mente, ma dall’interiorità, non fanno una descrizione morfologica, ma emotiva, affettivamente e sensibilmente toccante. È poesia in libertà e poesia della libertà, capace di accogliere, di guardare dentro la profondità dell’altro, cosa o persona, di condividerla e di arricchirla, generando quella condivisione intrinseca che può permettere autentiche condivisione e solidarietà sociali, perché emana un pathos che compenetra, che annulla ogni violenza nelle relazioni tra individui.
Andreapapi


14 febbraio 2016



       L'origine del mondo    
    di Gustave Courbet 
    esposta al Musée d'Orsay di Parigi
     (immagine da Wikipedia)  
No alla censura! (segnalazione di solidarietà ai censurati)
Questo meraviglioso dipinto, capolavoro di Courbet del 1866, continua ad essere censurato dalla sessuofobia dei vari poteri. Questa volta è il turno di Facebook, che impedisce drasticamente di postarne la riproduzione sul suo sito, censura la foto del quadro e la fa sparire dagli account che la pubblicano. Fra i tanti altri è successo anche all'insegnante francese Frédéric Durand-Baissas, che gli ha intentato causa quattro anni fa, all'artista danese Frode Steinicke e al noto critico d'arte Vittorio Sgarbi. La cosa divertente, assurda e paranoica al tempo stesso, è che si trova sul web in miliardi di altri siti.
Ora però è notizia che una corte francese ha deciso che la questione andrà discussa in un tribunale parigino e non in California, come chiesto dalla multinazionale. Ci auguriamo che Facebook per questo suo bigottismo, per noi inspiegabile, sia in qualche modo punita a dovere, colpita nel portafogli cui sembra tanto tenere.
Andreapapi

23 gennaio 2016



              
Sedotto da un'esposizione artistica
Vorrei segnalare una mostra d’arte, anzi l’artista che ne è l’autore. Alessandro Turoni, un giovane circa trentenne, ha allestito a Forlì Naufragi evolutivi. Titolo suggestivo che propone una distribuzione ben curata di opere tridimensionali. Subito sono rimasto irretito dall’impatto estetico/cromatico. Una diffusa prevalenza di bianco, non lineare né cromiforme, ben scandita da un procedere di forme e apparizioni animali, in sintonia col bianco anche quando sono scure. Poi quell’insieme mi ha rapito, accompagnandomi in un’immersione estetico/emotiva di tensioni utopiche. Un viaggio dentro le caratteristiche antropologiche che hanno attraversato e attraversano l’umanità. Un emergere estetico/immaginativo delle nostre pulsioni ancestrali ancora collegate all’animalità e ai contesti primordiali. Forme surreali, espressione di realismi interiori che producono immaginazioni della nostra interiorità animale. È una ricerca di utopia perché si collega agli elementi desideranti e alle pulsioni primordiali autentiche, che hanno bisogno di trovare spazi e dimensioni per esprimersi.
Andreapapi

 
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