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De anarchia esperienze e anarchismi

Articoli e contributi
An/archè, ovvero assenza del principio. L’archè era il principio originario, la causa prima, e deriva dal sanscrito ‘arc-ha-ji’, che indica valere, meritare, esser degno, potere. Archè è anche la radice di archos, che sempre nel greco antico indicherebbe il duce, il condottiero. Colui che esercita il comando, conseguentemente dà ordini, non era visto solo nella sua funzione gerarchica, ma anche considerato come guida, una specie di capo spirituale, che possedeva facoltà e conoscenza intrinseche per ordinare nel modo migliore. L’essere un condottiero trova la sua radice in archè perché significando il principio si presume contenga la facoltà di dare origine all’esecuzione. An/archè è filosoficamente l’assenza di ogni principio, mentre an/archos è la mancanza del comandante, del duce. L’archia è così l’esercizio dell’archos, l’atto del governare, mentre l’an/archia è l’assenza del governo esercitato dall’archos.
Qui non c’interessa la significazione squisitamente filosofica, mentre ci occupiamo di quella che riguarda la filosofia politica.
Andreapapi 

Anarchicamente oltre le elezioni e i partiti

Pubblicato in Cenerentola n. 238, dicembre 2020 anno 19.
Propositi per il futuro
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 441, marzo 2020 anno 50.
Anarchismo oggi
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 438, novembre 2019 anno 49.
Mentre tutto va in pezzi
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 428, ottobre 2018 anno 48.
Per una trasformazione anarchica
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 423, marzo 2018 anno 48.
Anarchie futuribili
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 412, dicembre 2016-gennaio 2017 anno 46.
Un po' d'anarchia nell'oggi
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 403, dicembre 2015-gennaio 2016 anno 45.
Anarchismo in divenire
Botta e risposta Cortesi-Papi

Pubblicato in A Rivista anarchica n. 394, dicembre 2014-gennaio 2015 anno 44.
Quest'articolo ricevette una lettera di polemica di Paolo Cortesi di Forlì, pubblicata sul n. 396, marzo 2015, rubrica casella postale 17120, cui risposi sempre nello stesso numero della rivista. A latere dell'articolo qui sono riportate anche le lettere.
Oltre le stratificazioni del potere
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 387, marzo 2014 anno 44.
Lo stato suddito
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 374, ottobre 2012 anno 42.
Umanesimo anarchico
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 364, estate 2011 anno 41.
A cosa servono gli anarchici?
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 358, dicembre 2010-gennaio2011 anno 40. Numero speciale per il quarantesimo compleanno della rivista.
Le forme del dominio
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 353, maggio 2010 anno 40.
Attualità dell'anarchismo
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 351, marzo 2010 anno 40.
Tra Modena e PechinoPubblicato in A Rivista anarchica n. 338, ottobre 2008 anno 38.
Anarchismo plurale
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 329, ottobre 2007 anno 37.
Le possibilità dell'anarchia
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 317, maggio 2006 anno 36.
Desiderio d'anarchia
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 316, aprile 2006 anno 36.
Iris, fiore dell'alternativa
Pubblicato in LIBERTARIA, il piacere dell'utopia, trimestrale, 2005 aprile-settembre, anno 7 numero 2-3. 
Ma noi non ci schieriamo
Risposta a Gesualdo

Pubblicato in A Rivista anarchica n. 301, estate 2004 anno 34.
Questo articolo ebbe un attacco polemico in una lettera che fu pubblicata sul n. 304, dic. 2004-gen. 2005, che attacca anche sempre un mio articolo, Alla ricerca di nuove propositività, del numero successivo il 302. Ad essa risposi immediatamente sotto.
Qui, a latere dell'articolo, sono riprodotte polemica e risposta.
Una società nella società
Botta e risposta Sanniti-Papi
Risposta a Zenone Sovilla

Pubblicato in A Rivista anarchica n. 294, novembre 2003 anno 33.
Questo articolo ricevette polemiche attraverso lettere pubblicate sulla rivista, cui ho puntualmente risposto. La prima, di un certo Dario Sanniti di Roma, pubblicata sul n. 296, febbraio 2004 anno 34, rubrica casella postale 17120. La seconda, di un certo Zenone Sovilla di Civezzano, sul n. 298, aprile 2004 anno 34, sempre in casella postale 17120. Qui le riproduco entrambe a latere dell'articolo con relative mie risposte.
Un po' di chiarezza
Pubblicato in A Rivista anarchica n. 142, dicembre 1986-gennaio 1987 anno 16.
Sull'Istituto del giuramento - prima e seconda parte
Prese di posizione contro l'Istituto del giuramento, instaurato dal regime fascista nel ventennio e rimasto vigente nella repubblica post/fascista. Il compagno Sandro Galli aveva fatto un lungo sciopero della fame nel 1980 perché si era rifiutato di giurare, ottenendo l'annullamento del giuramento per gli insegnanti. In appoggio a quella lotta per una mattinata fu occupato il Provveditorato agli Studi anche a Forlì. Le due qui riprodotte sono una protesta contro il ripristino nel 1985 del giuramento obbligatorio per i dipendenti comunali di Forlì. L'Internazionale pubblicò la prima lettera nell'aprile 1985, n. 4 anno XX, la seconda collegata alla prima nel maggio successivo, n.5 anno XX. 



 
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