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Pensieri in divenire

Mi è frequente avere idee flash, o sviluppare pensieri ed elaborare brevemente idee nei luoghi più impensati, spesso all’improvviso. Purtroppo molti mi sfuggono e non riesco più ad acchiapparli. Altri invece rimangono e trovo il modo di fissarli in frammenti di scritti che annoto. Di questa miriade di pensieri in questa pagina del sito proporrò quelli che ritengo degni di nota e in qualche modo stimolanti.
Libertà vo cercando ch’è ’sì cara, ’sì gradita al mio cor, così proteso verso pratiche ed atti, d’amor e di piacer vestiti. 
Andreapapi
Dentro di noi c’è l’anarchia: facciamola uscire. L’anarchia è dentro, mentre la disciplina è fuori. L’anarchia rimane nel cuore, mentre la disciplina fa parte di una personalità artefatta, costruita. L’anarchia che è dentro di noi deve essere lasciata fluire, deve poter esplodere in tutta la sua magnifica bellezza.
Bhagwan Shree Rajneesh (da un'intervista: Meditazione una nuova dimensione, La Stanza editrice, Milano 1977)
Prima che I nostri fratelli bianchi venissero a fare di noi degli uomini civilizzati, non avevamo alcun tipo di prigione. Per questo motivo non avevamo delinquenti. Senza prigione non ci possono essere delinquenti.
Non avevamo serrature o chiavi e così tra di noi non c'erano ladri. Se qualcuno fosse stato talmente povero da non potersi permettere un cavallo, una tenda o una coperta, avrebbe ricevuto tutto ciò in dono.
Eravamo troppo non-civilizzati per attribuire grande importanza alla proprietà privata. Non conoscevamo alcun genere di denaro e, di conseguenza, il valore di un essere umano non poteva essere determinato dalle sue ricchezze.
Non avevamo leggi scritte, né avvocati, né politici e perciò non sapevamo imbrogliarci né raggirarci l'un l'altro.
Eravamo davvero in pessime condizioni prima che l'uomo bianco arrivasse, e non mi spiego come abbiamo potuto vivere senza queste cose fondamentali che (così dicono) sono così necessarie per una società civilizzata.
John (Fire) Lame Deer
Sioux Lakota - 1903-1976
Non sono cittadino di nessun posto, non ho bisogno di documenti e non ho mai provato un senso di patriottismo per alcun paese, ma sono un patriota dell'umanità nel suo complesso. Io sono un cittadino del mondo.
Charlie Chaplin
Qualche volta si rimprovera alla scienza di pretendere di spiegare tutto, di saper rispondere a tutte le domande. E' curioso questo rimprovero per uno scienziato. La realtà è il contrario, come sa qualunque ricercatore in qualunque laboratorio del mondo: fare scienza significa scontrarsi quotidianamente con i propri limiti, con le innumerevoli cose che non si sanno e non si riesce a fare.
Uno scienziato è qualcuno che vive sul bordo del sapere, a stretto contatto con i propri innumerevoli limiti e con i limiti della conoscenza.
Le risposte più affidabili sono le risposte scientifiche perché la scienza è la ricerca delle risposte più affidabili, non delle risposte certe.
La ricerca della conoscenza non si nutre di certezza: si nutre di una radicale mancanza di certezze.
Il mondo è più straordinario e profondo di una qualunque delle favole che ci raccontano i padri. Vogliamo andarlo a vedere. Accettare l'incertezza non ci toglie il senso del mistero, al contrario. Siamo immersi nel mistero e nella bellezza del mondo. Il mondo svelato della gravità quantistica è un mondo nuovo, strano, ancora pieno di mistero, ma coerente nella sua semplice e limpida bellezza.
E' un mondo che non esiste nello spazio e non evolve nel tempo.
E' un vasto mondo ancora tutto da chiarire, da esplorare. Il mio sogno più bello è che qualcuno, fra i più giovani lettori di questo libro, possa andare a navigarlo, illuminarlo, scoprirlo. Oltre la collina, ci sono altri mondi ancora più vasti, ancora inesplorati.
Carlo Rovelli, da La realtà non è come appare
ll corpo umano è estremamente complesso. Ci sono più atomi in esso che lettere in centomila miliardi di biblioteche.
Vincenzo Balzani, da un'intervista di Antonio Gnoli su Robinson (la Repubblica) 9 LUGLIO 2017
«Nella teoria della relatività generale, l’attrazione gravitazionale è una manifestazione della forma spazio-tempo. Le masse si spostano cercando sempre la traiettoria più breve tra due punti che limitano le valli, le pendenze e le catene di rilievi di una mutevole geografia tetradimensionale che evolve conformemente alle masse e alle energie. … Utilizzando le parole del fisico John Wheeler: Lo spazio comunica alla materia come deve muoversi e la materia comunica allo spazio come deve curvarsi.» (da La freccia del tempo – pag. 90)
Dal che se ne induce che l’“oggettività dell’evidenza” non ha senso reale, mentre ce l’hanno la soggettività dello sguardo individuale e le condizioni specifiche relative al contesto come si prefigura al momento dello sguardo.
Andreapapi
Per accogliere bisogna vivere per imparare a saper vivere. In questo mondo si sta progressivamente disimparando anche quel poco che si era appreso.
Andreapapi
Il mondo cosiddetto reale, quello che di fatto dobbiamo subire quotidianamente, è in definitiva il più irrealistico che ci possa essere. Se non fossimo costretti a viverlo non riusciremmo neppure ad immaginarlo, per quanti sforzi potessimo fare.
Andreapapi
Ieri mattina in una casa di riposo di New York è morta Judith Malina. Il quotidiano "la Repubblica" la definisce “...un gigante della cultura internazionale, ... l’artefice della più importante rivoluzione culturale libertaria che il palcoscenico abbia mai vissuto”. Le fa un omaggio breve ma intenso che mi ha fatto un enorme piacere, anche perché è un riconoscimento del suo valore. Porgo condoglianze libertarie a tutto l'universo anarchico per onorarla, perché è stata massimamente importante per tutti noi. Addio Judith, che insieme al tuo impareggiabile Julian avete riempito il mondo di meraviglie per mezzo secolo. Un abbraccio e un bacio affettuosi da tutti/e noi.
Andreapapi - 11 aprile 2015
Siamo sempre più immersi in un contesto generalizzato dove il dominio è oltre il potere. Il potere comunemente inteso è equiparabile a situazioni in cui la volontà di uno o di pochi s'impone su quella di tutti gli altri annullandola, quando c'è comando, diretto o indiretto, imposizione di autorità costituite che stabiliscono per te quello che devi fare sottomettendoti. Questo presupposto d'imposizione, soprattutto nelle dimensioni più ampie del sociale, è sempre più superato da una condizione diffusa in cui si è costretti senza ricevere ordini, né diretti né indiretti, mentre ci si trova in "riserve ingabbianti" di vita da cui non si riesce a prescindere. Le forme del dominio che si stanno diffondendo ti obbligano sempre meno col comando, mentre sempre di più ti incanalano in situazioni complicate che t'intrappolano senza permetterti di poterne uscire.
Andreapapi
Il sogno dell’anarchia, luogo utopico che ancora non c’è, ma che nei nostri cuori è destinato ad essere costruito col concorso di tutti i diseredati che ora soffrono, non è altro che un atto d’amore verso l’umanità e verso se stessi, perché per gli anarchici autentici il vero godimento e la vera attuazione ci potranno essere solo se ciò che si riuscirà a realizzare sarà goduto e condiviso in pienezza e in armonia con tutti.
Andreapapi

L'anarchia è universale, nel senso che è concepita per tutte/i indipendentemente da differenze di religione, di razza, di etnie e qualunque altra diversità supposta culturalmente tale. L'anarchia è una visione del mondo che si sofferma in particolare sulla qualità delle relazioni e interrelazioni tra gli individui nel loro vivere e convivere associati. Non può escludere qualcuno perché ha una fede o non ce l'ha, o non la pensa ideologicamente in un certo modo codificato come anarchico. Ovviamente chi agisce in modo autoritario o dispotico automaticamente si pone fuori dal tipo di relazioni che determinano le possibilità della realizzazione anarchica. Sta ai vari individui, o atei, o credenti, o agnostici, o quant'altro, non erigere chiese e cleri per vivere il loro credo o non credo o anticredo o quant'altro. (intervento in facebook del 5/11/2014) 
Andreapapi
Il fatto è che non abbiamo più a che fare con un sistema di potere unico, ben strutturato e impostato. C’è un insieme di sistemi in sinergia che tendono a conservarsi l’un l’altro, ma che sono anche in competizione fra loro. Mirano a conquistare egemonie, in tendenza permanenti e legate a situazioni specifiche. Ciò che oggi è sovrastante, in grado di esercitare il dominio su tutto, non è una classe che decide la politica economica e impone le sue scelte. È egemone invece una specie di oligarchia finanziaria, non assimilabile a nessuna struttura di classe come si supponeva per la borghesia, ma a un magma fluido, anonimo e non strutturato, che si muove in continuazione tra le fluttuazioni finanziarie al di là della concretezza cartacea del denaro. Senza comandare direttamente s’impone influenzando, ricattando, costringendo.
Come si può uscire da tutto ciò? (...uscire dall’insieme dominante dei sistemi...) Si dovrebbe creare a poco a poco un modo alternativo e rivoluzionario di essere società, con l’intento in tendenza di sostituirlo al presente. Tendere a creare "una società nella società". Un cuneo sovversivo, non autarchico né autocratico, che in seno alla vigente società fondi un altro modo di essere, di vivere e di relazionarsi, mutualisticamente e cooperativamente, con lo scopo e la prospettiva politica di espandersi fino a sommergere e sostituire l’esistente.
Andreapapi
Anarchia: sapore dell’esistenza
Dalla rivolta politica alla rivolta esistenziale
Dalla prevalenza politica a quella esistenziale nella prospettiva anarchica
La visione di lotta su cui ci siamo impostati è impregnata di tutti i paradigmi del potere, interiorizzati come valori motivanti che spingono verso l’agire e le scelte.
Siamo all’interno di un’impostazione di lotta sostanzialmente androcratica:
a) vittoria attraverso lo scontro [logica di guerra];
b) egemonia come supremazia impositiva;
c) strutturazioni di controllo per imporre, costringere, condizionare le decisioni;
d) la politica all’insegna del controllo sulla e della decisionalità.
Bisogna liberarci del cappio androcratico e riappropriarci di tensioni e prospettive ginocentriche, come l’atteggiamento creativo, la perseveranza, la sperimentalità, ecc. 
Andreapapi
Umanità è troppo generico. Purtroppo dell’umanità fanno parte anche le banche e la finanza, inventate dalla stessa umanità. In questo mondo, marcio e irriformabile, non ha senso riprendersi i propri diritti. Dobbiamo riuscire a fare un salto di qualità, lanciarci verso uno slittamento di paradigma di senso. Dobbiamo trovare il modo, tutti assieme (koinocrazia), di spodestare ciò che ora trionfa, per reiventare, sperimentandolo fin da ora dov'è possibile, un nuovo modo di essere società, oltre lo stato, oltre il capitalismo, oltre la finanza.
Andreapapi
Le democrazie vigenti non sono in grado e non vogliono rispettare i propri assunti di partecipazione e di libertà. La democrazia applicata, all’insegna della pulsione oligarchica verso il controllo sociale, ha fallito lo scopo per cui è stata concepita, dal momento che è stata pensata soprattutto come metodo di governo. L’autogestione non gerarchica è il superamento del fallimento della democrazia, perché si pone il problema della partecipazione vera e dell’autentica decisione collettiva, supportata da una cultura libertaria antiautoritaria e creativamente costruttiva.
Andreapapi
 
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